venerdì 28 novembre 2014

20 - Catalogo sul riso

Tipologie:
           Riso Arborio                                                                                  Riso Basmati

http://it.wikipedia.org/wiki/Arborio_(riso)
http://it.wikipedia.org/wiki/Basmati

 


 
 
 
 
 
         Riso Carnaroli                                                                                       Riso Vialone nano
http://it.wikipedia.org/wiki/Carnaroli
http://it.wikipedia.org/wiki/Riso_Vialone_Nano
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Produttori italiani:
http://www.risoscotti.it/
http://risoflora.it/
 


sabato 22 novembre 2014

19 - Esperienze personali con le cose



Questo fine settimana mi sono dilettato in cucina, preparando uno squisito (spero) risotto ai funghi porcini.








Per prima cosa ho pesato il riso con la bilancia da cucina. Poiché siamo una famiglia numerosa ho cucinato 500 grammi di riso.





Dopo aver lasciato cuocere un po' i funghi con un soffritto di cipolle ho aggiunto il riso nella padella, lasciando cuocere tutto assieme, aggiungendo ogni tanto dell'acqua quando il tutto si "asciugava" troppo.





 A cottura quasi conclusa il piatto sembra decisamente invitante, purtroppo da una semplice fotografia non posso trasmettere il buonissimo odore che ho in cucina.









La cottura è terminata. Non resta che speziarlo un po' e servirlo in tavola!



Un piatto gustoso e una bella giornata. Un mix perfetto.

Buon appetito!
















sabato 15 novembre 2014

18 - Prosopografia

Gottlieb Kern (1819-1886), fondatore nel 1844 della storica azienda produttrice di bilance di precisione "KERN & SONH". In questa foto del 1863 è ritratto in primo piano con alle spalle i suoi dipendenti.












Pietro Scotti con moglie e figli (tra cui Angelo e Gaetano, che condurranno l'azienda dopo di lui) fu il fondatore, nel 1860, della celebre azienda italiana produttrice di riso.

17 - Brevetti per la bilancia

Brevetto US 1750193 A



















Fish-weighing scale for fishing rods
11/03/1930


Brevetto US 3090454 A


Scale luggage handle
21/05/1963


Brevetto US 7550683 B2
Portable digital plate scale



23/06/2009


Fishing Net with Integral Weight Scale
15/09/2011



16 - Lavorazione del riso

Il riso, dopo la raccolta, affronta diversi stadi di lavorazione fino ad arrivare nelle nostre cucine. Ecco illustrati i passaggi principali di queste lavorazioni con relativa nomenclatura:
Riso greggio (Paddy)
È il riso dopo la prima fase di lavorazione (trebbiatura ed essiccazione), con i chicchi rivestiti dalle dure glumelle contenenti acido silicico. In questa fase, l'embrione può germinare, per cui i chicchi sono adatti per la semina. Non sono però ancora utilizzabili in cucina.

Riso semigreggio
Comunemente detto riso integrale (o riso bruno). Il chicco, composto da amido di riso e dall'embrione, in questa fase è rivestito e tenuto insieme solo dalla preziosa pellicola argentea. Le glumelle sono già state rimosse nel mulino. Tale operazione viene di norma eseguita nei mulini del paese d’origine. Spesso le glumelle vengono impiegate qui per la produzione di calore o di energia. Il riso semigreggio, detto appunto anche “Brown Rice” o “Cargo Rice”, privato delle glumelle, ha un volume minore e può essere quindi trasportato più economicamente.


Dai vagoni merci, il riso semigreggio viene trasferito in silos per il magazzinaggio intermedio. Dopo la misurazione elettronica del peso al riscontro viene convogliato, tramite pressione ad aria, al primo impianto di pulitura. Negli appositi vibrovagli sovrapposti, il riso viene separato da corpi estranei, pietruzze ecc. e dai chicchi fratturati. La polvere e i residui dei tegumenti vengono espulsi con l'ausilio di aria compressa e aspirati. Infine, tamburi rotanti dotati di una struttura a maglie eliminano i chicchi piccoli e immaturi (grano verde).

I chicchi di riso passano quindi alle sbiancatrici, dove vengono scagliati dalla mola conica rotante contro la parete laterale finemente perforata. Ricadendo verso il basso, vengono frenati da fasce elastiche a 1-2 mm di distanza dalla mola conica. Le differenti velocità della mola e dei chicchi di riso provoca l'attrito necessario per eliminare la pellicola argentea. I nutrienti residui vengono aspirati e imballati in sacchi.

Riso bianco
Si ottiene dall'ulteriore lavorazione del riso integrale o Brown Rice. Dopo una prima eliminazione dei corpi estranei, nonché la selezione in base alla larghezza, allo spessore ecc., viene rimossa per abrasione la pellicola argentea. I residui della sbiancatura vengono utilizzati come nutriente crusca di riso, per esempio nell'industria dei mangimi. Dagli embrioni si ricava anche un olio commestibile di alta qualità. Quando dal riso vengono eliminati anche gli ultimi residui polverosi dell'abrasione, si parla di riso sbiancato.

La sbiancatura è seguita da un'ulteriore selezione dei chicchi tramite appositi separatori: i chicchi spezzati rimangono imprigionati negli innumerevoli, minuscoli incavi dei tamburi rotanti, mentre quelli interi, che emergono dagli incavi, possono essere prelevati dalla racla.

Nella selezionatrice fotoelettrica, i chicchi scuri vengono individuati all'istante dalle fotocellule ed espulsi da precisi getti d'aria.

Quindi il riso viene immesso in silos o imballato in sacchi per il magazzinaggio, in gran parte come scorta obbligatoria. Dopo circa otto mesi viene passato ad un ulteriore processo di sbiancatura e di selezione, e quindi confezionato per la vendita al dettaglio. Nel contempo, i magazzini e i silos vengono nuovamente riforniti con riso semigreggio fresco.

Riso parboiledDopo essere stato sottoposto al procedimento Parboiling, il riso greggio (Paddy) viene avviato come sempre ai mulini per la sbramatura e per le ulteriori raffinazioni.
A suo tempo, si otteneva un “effetto Parboiling” – in forma limitata - trattando dapprima il riso al vapore e lasciandolo poi essiccare al sole. Il riso Parboiled ha un riflesso leggermente giallastro, ma con la cottura diventa bianchissimo e rimane al dente anche se cotto più a lungo.


Informazioni tratte dal sito: http://www.riso.ch/index.cfm?oid=1238&lang=it

15 - Costruzione di una bilancia

Principi di funzionamento

Il funzionamento  del a bilancia si fonda su  un  principio  di equilibrio  che è
peraltro altra cosa dal suo azzeramento. I bracci del a bilancia sono fissati ad un punto
di sospensione che permette loro di muoversi a seconda del e masse che vengono
poggiate sui piatti. Si parla di equilibrio del a bilancia quando dopo un certo numero di
oscil azioni attorno al punto di sospensione il sistema si ferma avendo trovato una sua
posizione di assestamento, ovvero di equilibrio, data o da eguali masse nei piatti o da
masse diverse e lunghezze dei bracci regolate in  modo  che la diversa lunghezza
“compensi”  le masse diverse agenti sui piatti e quindi sule masse e la lunghezza dei bracci stessi.  L’azzeramento invece comporta che l’equilibrio del a bilancia si dia attorno al o
zero di una scala graduata, zero che viene fissato attraverso la taratura del a bilancia.  A tal fine ci si serve di due cavalierini, in pratica due pesetti posti sui bracci
del a bilancia: uno viene fissato in prossimità del punto di sospensione, l’altro lungo il
braccio, in modo che a bilancia vuota essa si stabilizzi attorno ad un punto del a scala
che si determina come zero.
Si procede quindi al a taratura,  prendendo  un’unità  di 100  mg, e lo
si poggia sul piatto  del braccio  in  cui il cavalierino  è più  lontano  dal punto  di
sospensione,  si sposta quindi l’altro cavalierino  lungo  il braccio  del a bilancia fino  a
tornare al a posizione di equilibrio  iniziale. Si trova  una  certa  lunghezza che viene
divisa in 10 parti di modo  che ad ognuna corrispondano 10 mg, quindi si iniziano a
mettere sul piatto del a bilancia vuoto 10 mg , misurando di volta in volta di quanto
viene spostato il cavalierino. Si prova con 50 mg e si trova che il cavalierino va spostato al a quinta tacca, si prova con 20 mg e si trova che lo spostamento interessa la seconda tacca, infine con
10 mg il cavalierino viene proprio spostato a 11,9 mm, di modo che si conferma che la
sensibilità del a bilancia è proprio di 10 mg.  Si conclude che le operazioni di taratura sono coerenti con la sensibilità del a bilancia.


Costruzione "Fai da te" di una bilancia



Si può costruire una  bilancia artigianale servendosi di un  appendino  per abiti  (sono  così assicurati i due bracci necessari), con  un  filo  di nylon  collegato  ad un pesetto  che lo  tenga in  trazione si costruisce l’indicatore,  i cui spostamenti su una scala graduata millimetrata indicano la pesata del e varie misure.
I pesetti  adottati sono  del e rondelle che si distinguono  per dimensioni della
forma e della massa.  Costruita  la bilancia si effettua una  valutazione dei rapporti di peso tra le
rondelle, al fine di verificare che la bilancia abbia una precisione sufficiente.

Una versione più elaborata può essere trovata qui: LINK